A luglio 2025, l’UNI ha pubblicato la norma UNI EN 17975:2025, segnando un passaggio fondamentale nella storia della manutenzione industriale europea. Per la prima volta infatti, un’unica norma definisce un quadro metodologico chiaro e condiviso per la gestione sicura delle energie e dei fluidi durante le attività di manutenzione, ponendo le basi per un approccio uniforme in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.
Il CNIM Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione non può che accogliere con particolare interesse questa nuova norma, che rappresenta una risposta concreta a una delle aree più critiche del nostro settore: la prevenzione degli incidenti legati al controllo inadeguato delle energie e dei fluidi negli impianti in esercizio.
Se è, infatti, vero che le attività di manutenzione possono comportare l’esposizione a rischi elevati, va detto che molti interventi avvengono su impianti ancora in funzione, in presenza di energie residue (elettriche, meccaniche, termiche, pneumatiche, idrauliche) o fluidi pericolosi (gas, vapore, liquidi, polveri).
La maggior parte degli infortuni gravi nelle manutenzioni è, per l’appunto, riconducibile a un controllo non corretto o incompleto delle fonti di energia.
La UNI EN 17975:2025 nasce con l’obiettivo di fornire un riferimento tecnico comune per tutte le Organizzazioni che svolgono attività di manutenzione, in qualunque settore – industriale, civile, energetico o infrastrutturale – traendo ispirazione dalle esperienze maturate in Francia con la norma NF X60-400, dedicata ai processi di controllo delle energie e dei fluidi nelle manutenzioni.
La pubblicazione della versione nazionale, recepita dall’Ente Italiano di Normazione, ne consente oggi la piena applicazione anche in Italia, integrandosi nel quadro delle norme di buona tecnica che supportano il
D.Lgs. 81/08 in materia di sicurezza sul lavoro.
L’obiettivo è stato quello di costruire un modello condiviso e armonizzato, capace di valorizzare le migliori prassi di sicurezza già consolidate in ambito LOTO/LOTOTO (LockOut, TagOut, TryOut), estendendole a un contesto europeo.
La norma si presenta come una linea guida non prescrittiva che aiuta le Organizzazioni a progettare e gestire in sicurezza le fasi di isolamento e neutralizzazione delle energie e dei fluidi durante interventi manutentivi.
I punti chiave della norma:
- Termini e definizioni: sono uniformati per garantire chiarezza tra operatori e operatrici e tra manutentori e manutentrici, oltre che responsabili della sicurezza;
- Relazione tra processo manutentivo e messa in sicurezza: la norma mette in evidenza l’interdipendenza tra sicurezza tecnica e pianificazione della manutenzione;
- Analisi del rischio: vengono definite metodologie specifiche per valutare le energie e i fluidi coinvolti in ogni attività manutentiva;
- Processi di isolamento e neutralizzazione (LockOut, TagOut): sono definiti ponendo particolare enfasi sulla verifica dell’effettiva assenza di energia (fase TryOut);
- Aspetti organizzativi e formativi: con ruoli, responsabilità, procedure di autorizzazione e requisiti per la formazione continua del personale;
- Allegati informativi: con esempi di moduli, schede LOTO, diagrammi di flusso e check list operative.
Le principali innovazioni della norma
La UNI EN 17975:2025 introduce importanti innovazioni che rafforzano in modo significativo la sicurezza negli interventi sugli impianti.
Una delle novità principali riguarda l’approccio LOTO (LockOut, TagOut), che viene ora integrato con la fase TryOut, ossia la verifica pratica dell’efficacia dell’isolamento. Questo passaggio, spesso trascurato nelle procedure tradizionali, consente di accertare che ogni fonte di energia sia effettivamente neutralizzata, riducendo in modo drastico il rischio di incidenti durante le operazioni di manutenzione.
Un altro elemento di rilievo è la stretta integrazione tra aspetti tecnici, organizzativi e umani. La sicurezza non è solo una questione di procedure e dispositivi, ma anche di organizzazione, formazione e cultura. La norma valorizza quindi il ruolo e le responsabilità di tutte le persone coinvolte promuovendo una gestione della sicurezza più consapevole e partecipata.
Viene ampliata l’applicabilità a tutte le forme di energia e di fluido presenti negli impianti industriali. Non si parla più soltanto di energia elettrica: la norma considera anche le altre tipologie di energia e le diverse configurazioni impiantistiche, inclusi i casi più complessi come quelli con sistemi multipli o quelli interconnessi, garantendo così una copertura completa e coerente in ogni contesto operativo. Analizziamo nel dettaglio i vantaggi dello standard.
I vantaggi della norma
Molteplici sono i benefici della UNI EN 17975:2025, tra cui:
- Riduzione degli infortuni attraverso delle procedure standardizzate di isolamento e controllo;
- Omogeneità operativa tra Paesi europei e tra siti produttivi della stessa azienda;
- Maggiore affidabilità e disponibilità degli impianti, grazie alla manutenzione eseguita in condizioni di sicurezza e controllo;
- Supporto alla compliance normativa e gestionale, con possibile integrazione nei sistemi ISO 45001 e ISO 55001;
- Valorizzazione della professionalità manutentiva, nell’ottica di promuovere competenze, cultura e innovazione nella manutenzione.
L’adozione della norma richiede un percorso graduale e consapevole. Il primo passo consiste in un’analisi iniziale (gap analysis), volta a confrontare le procedure già in uso con i requisiti previsti dalla norma, individuando eventuali carenze o aree di miglioramento.
Segue la mappatura delle fonti di energia e dei fluidi per ciascuna macchina o impianto, è poi necessario procedere con la revisione delle procedure operative e l’aggiornamento della documentazione.
Parallelamente, un ruolo centrale è rivestito dalla formazione mirata rivolta a manutentori e manutentrici, preposti e preposte e dirigenti, affinché ciascuno possa acquisire le competenze necessarie e agire in modo coerente con le nuove disposizioni.
Non va, inoltre, dimenticato il coinvolgimento sia degli appaltatori, che anche delle appaltatrici esterne, parte integrante dei processi di manutenzione.
La vera sfida non è solamente quella di natura tecnica, quanto quella culturale: è necessario passare da una sicurezza percepita come semplice obbligo normativo a una sicurezza vissuta come valore condiviso e parte integrante della cultura aziendale.
In questa prospettiva, la UNI EN 17975:2025 rappresenta un riferimento strategico per il settore della manutenzione. Essa rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la diffusione della cultura della sicurezza manutentiva, sostenere la formazione e la qualificazione del personale, favorire la convergenza tra standard tecnici e Sistemi di Gestione e, infine, accompagnare le imprese nella transizione verso una manutenzione sostenibile, sicura e tecnologicamente avanzata.
In conclusione, la UNI EN 17975:2025 non è solo una nuova norma tecnica: è una vera e propria dichiarazione d’intenti verso un futuro in cui la manutenzione sarà più sicura, consapevole e sostenibile.
Essa rappresenta un ulteriore passo nella costruzione di un quadro europeo coerente, dove le competenze manutentive diventano presidio di sicurezza, qualità e continuità operativa. Il CNIM – Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione è da sempre impegnato nel sostenere la diffusione di queste buone pratiche, nella convinzione che una manutenzione sicura è una manutenzione che crea valore – per le persone, per le Organizzazioni e per la società.
© Di Fabio La Porta
Segretario Generale
Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione (CNIM)
