Ponte sullo Stretto: al via lo studio di fattibilità tecnico-economica

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) avvia in maniera ufficiale un nuovo studio di fattibilità tecnico-economica in vista della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. È quanto ha comunicato ieri al Consiglio dei Ministri Enrico Giovannini, a capo del dicastero. In una nota si legge che lo studio “dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del ‘ponte aereo a più campate’”, valutandone la sostenibilità e mettendola a confronto con quella del ponte “a campata unica” e con la cosiddetta “opzione zero”.

Si tratta del primo passo del governo di Mario Draghi per ridiscutere il progetto del ponte. L’obiettivo dello studio, si legge nella nota del Mims, è la “realizzazione di un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina”. All’acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica – si legge ancora – provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società Rfi Spa (la società di gestione della rete ferroviaria controllata da Ferrovie dello Stato), in quanto “capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani”.

Il ministero ha quindi dato mandato alla Direzione generale di avviare il processo amministrativo per lo studio di fattibilità, attingendo ai fondi stanziati allo scopo dalla Legge di bilancio del 2021. La comunicazione ricorda inoltre che nei mesi scorsi il Governo ha destinato 510 milioni di euro provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano complementare per potenziare l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina.

Il Ministero sottolinea che gli interventi sono volti a migliorare e velocizzare l’attraversamento dello Stretto, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima e la riduzione dell’inquinamento. Tra le iniziative adottate figurano la riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico/scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Infine il Mims annuncia nuovi interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti.

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