Prof. Misiti: “Milano-Catania 6 ore grazie al Ponte: quel giorno l’Italia sarà veramente unita”

Ponte

“La Commissione non ha cambiato il progetto, ma ha semplicemente adottato la procedura indicata nella normativa italiana che segue le Direttive Europee – così ha esordito Aurelio Misiti, Presidente del CNIM, riferendosi al Ponte sullo Stretto, nella seconda parte dell’intervista a cura di Giovanni Pepi – Quindi non poteva trascurare la soluzione a tre campate. Questa soluzione è stata proposta da ANAS e sottoposta a studi severi fino a 35 anni fa.“

Interpellato sul perché questa soluzione era stata poi abbandonata, il Presidente ha spiegato: “Lo era stata perché allora non si aveva una tecnologia idonea per le fondazioni in mare. Oggi i progressi raggiunti con le piattaforme petrolifere consentono di realizzare pile di ponti in mare con relativa facilità, come dimostrato già dai giapponesi costruendo il ponte Akashi. Il Ministro annuncia lo studio per la soluzione a tre campate che è previsto dalla legge.”

“Il vantaggio principale del ponte a una campata – ha spiegato Aurelio Misiti – è per il committente. Non tanto perché avrebbe il progetto definitivo non ancora approvato, quanto perché potrebbero essere più contenuti i tempi burocratici di approvazione, anche se di poco, e utilizzare i tratti già realizzati dalle ferrovie a Cannitello e nei pressi delle città.”

Il Presidente del CNIM ha poi chiarito vantaggi e svantaggi del ponte a tre campate: “Il vantaggio principale del ponte a tre campate è di carattere ambientale, in quanto si evita l’attraversamento della riserva naturale di Capo Peloro. Il vantaggio economico è notevole: si fanno tre km in meno per 10-15 milioni di volte all’anno.”

Facendo poi una sintesi dei vantaggi e degli svantaggi: “I vantaggi e gli svantaggi delle tre soluzioni li ha ben chiariti la relazione presentata in Parlamento. Ha esaminato la soluzione tunnel su cui ha dato un giudizio fortemente negativo per ragioni tecniche e di sicurezza. In sintesi posso dire che le soluzioni di ponte a una e a tre campate sono state anch’esse approfondite in base alle norme vigenti. L’esame si è concluso con una netta prevalenza dei punti di forza della soluzione di ponte a tre campate rispetto a quella a campata unica, in cui sono prevalsi i punti di debolezza.”

Approfondendo la questione, nella terza parte dell’intervista, Aurelio Misiti ha spiegato: “La soluzione è emersa da considerazioni esclusivamente tecniche, economiche e sociali. I tempi burocratici sono quasi identici nelle due soluzioni. Fatto l’appalto a misura i vari pezzi giungono via nave a Messina, dove si aprirà il cantiere dell’assemblaggio, costituito da specialisti molto preparati che monteranno il ponte con estrema precisione.”

“I costi del ponte a tre campate – ha proseguito il Presidente del CNIM –  sembra ammontino a circa il 50% di quello a una campata. Ma il vantaggio economico principale sarebbe di gestione: i tempi di costruzione, compresa la parte burocratica, possono essere contenuti in 4 anni al massimo. Lo Stato non può non puntare a realizzare un ponte sicuro, con basso impatto ambientale, con tempi di realizzazione molto ristretti e al minimo costo possibile. “

Aurelio Misiti ha poi chiarito i motivi di utilità del ponte: “Sono di natura geo politica e geo economica. Il più importante è l’unione della più grande isola del Mediterraneo con la penisola, collegando le due città metropolitane gemelle che, unendosi e integrandosi, possono aspirare a diventare la Capitale del medio oceano, come ormai viene denominato il mare nostrum di romana memoria, e come riconosce in una intervista recente il Presidente emerito dell’Accademia dei Lincei.”

Come esempio il Presidente riporta: “Le merci che arrivano ad Augusta possono essere intercettate e grazie al ponte raggiungere il centro dell’Europa in 24 ore e non in una settimana attraverso Gibilterra. Anche i trasporti con flussi di merci diretti verso l’Africa saranno favoriti dal ponte con enormi vantaggi per i Paesi africani e per le aziende italiane.”

Riguardo i collegamenti in Italia tra Nord e Sud, Aurelio Misiti ha concluso: “L’Europa nel tracciare i corridoi ha valutato anche altri aspetti. Ad esempio da Berlino a Catania il TAV impiega 12 ore, di cui 6 fino a Milano e 6 da Milano a Catania grazie al ponte. Quel giorno l’Italia sarà veramente unita.”

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