Una Commissione di alto profilo tecnico per verificare la sicurezza di ponti e viadotti in cemento armato su strade e autostrade italiane, molti dei quali risalenti a oltre 50 anni fa. È quella nata ieri, 26 luglio, su iniziativa di Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). L’obiettivo è garantire la massima sicurezza sulle reti stradali puntando sulla manutenzione di strutture costruite prima delle attuali norme in materia di progettazione.
La Commissione sarà presieduta dall’ingegnere Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici. Egli verrà affiancato da una serie di profili di alto rilievo nel settore delle costruzioni, tra cui professori di tecnica delle costruzioni, di scienza e tecnologia dei materiali, di mineralogia.
In Italia, ha spiegato il ministro, “un numero significativo di ponti, viadotti e altre opere stradali è datato indietro nel tempo”, anche più di 50 anni fa. Per questo, ha sottolineato, “è necessario procedere ad un aggiornamento dei criteri e delle modalità per eseguire i controlli e la manutenzione. Migliorare la sicurezza delle opere stradali, anche in considerazione delle nuove tecniche di costruzione e di monitoraggio, è una priorità del Mims, anche a fronte degli eventi atmosferici di grande portata che si stanno verificando sul pianeta e che sono il chiaro segnale di cambiamenti climatici in atto.”
Il varo del nuovo organismo – si legge nel decreto istitutivo – parte da una considerazione di fondo, e cioè che “l’effettiva durabilità nel tempo di un’opera strutturale è funzione della qualità dei materiali utilizzati, dell’uso dell’opera nel tempo, nonché delle attività manutentive effettivamente svolte”. Pertanto la Commissione dovrà elaborare i criteri per predisporre un piano straordinario volto a migliorare la resilienza delle infrastrutture viarie. Tale piano dovrà individuare moderne tecniche per il consolidamento delle opere d’arte esistenti o per la ricostruzione di infrastrutture con modalità tecniche che prendano in considerazione i possibili eventi ambientali, idrogeologici, sismici e climatici.