Con il Decreto del Presidente del Consiglio 10/04/2020 che ha fissato al 3 maggio l’inizio della fase 2 post-lockdown, l’attenzione si è spostata su quali misure adottare per rilanciare l’economia del Paese.
A tal proposito, la FINCO, Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni e la Manutenzione e socio CNIM, si è fatta portavoce di alcune proposte che toccano non solo interessi generali quali la liquidità alle imprese ma anche interventi più specifici legati in particolar modo al settore delle costruzioni.
Per quest’ultimo, le misure rintracciate sono: porre un freno momentaneo alla disciplina DURF e alla disciplina in materia di versamenti delle ritenute di lavoro dipendente negli appalti, subappalti, affidamenti e contratti caratterizzati da un uso prevalente della manodopera presso le sedi del committente e con mezzi dello stesso; prorogare di un anno almeno i termini fissati al 30 settembre dal Provvedimento Agenzia delle Entrate n.99922 del 28/02/2020 entro i quali i contribuenti dovrebbero adeguare i propri software di fatturazione elettronica alle nuove specifiche tecniche; modificare la Disciplina della crisi d’impresa, prorogando almeno al 15/02/2021 l’entrata in vigore delle disposizioni introdotte dall’articolo 378 del D.Lgs 14/2019 – Codice della Crisi d’Impresa in materia di estensione della responsabilità degli amministratori.
FINCO si è espressa anche su altri argomenti come il Codice dei contratti di cui era stata fissata al 31/01/2020 la consegna di una bozza di proposte. Una data che con il sopraggiungere della crisi sanitaria ha subito un naturale slittamento. Tuttavia, l’auspicio è che il Governo intervenga in modo puntuale sulle modifiche relative al rilancio della spesa pubblica destinate a velocizzare le procedure di affidamento.