Un’altra delle linee programmatiche presentate è incentrata sulla necessità di velocizzare le valutazioni ambientali dei progetti, per evitare l’accumulo delle pratiche e i conseguenti enormi ritardi nelle tempistiche per avviare i cantieri italiani. Stesso discorso è stato fatto in merito alle aste riguardanti le fonti rinnovabili, con l’obiettivo di favorire la costruzione di nuovi impianti green, che possano gradualmente soddisfare il fabbisogno energetico del Paese.

Infine, il ministro Roberto Cingolani ha posto l’accento sulla “promozione delle energie rinnovabili nel settore dei trasporti, con l’attuazione del Piano di azione per la mobilità sostenibile. Le azioni specifiche riguardano la promozione dei biocarburanti, del biometano e dell’idrogeno con uno specifico riferimento all’ambito dei trasporti.” Anche in questo ambito, la transizione energetica porta degli enormi vantaggi. Basti pensare che, allo stato attuale, in Europa il settore dei trasporti consuma circa un terzo dell’energia totale e genera un quinto delle emissioni di gas serra, oltre a essere responsabile dei livelli di rumore eccessivi, contribuendo all’inquinamento acustico con conseguenze sulla salute e sul benessere delle persone (può infatti provocare disturbi del sonno, aumento della pressione e malattie cardiovascolari).